AFP COURTS SUPERA OLTRE 700 CAMPI DI PADEL DISTRIBUITI QUESTO ANNO

07 APRILE 2021

I PAESI NORDICI, IL REGNO UNITO, LA GERMANIA E GLI STATI UNITI SONO MERCATI “BERSAGLIO”

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AFP Courts, la società che gestisce la costruzione dei campi del Gruppo All For Padel (AFP), incrementerà notevolmente il numero di unità servite nel 2021, passando dalle 500 inizialmente previste a più di 700 prodotte. AFP Courts prevede anche un aumento dei tempi di consegna a causa dell’elevata domanda ma anche della carenza di materie prime a causa della pandemia.

Josè Manuel Delgado e Jorge Caña hanno fondato, 18 anni fa, la società Redsport, dedicata alla costruzione di impianti sportivi. Quando All For Padel ottenne la licenza mondiale di adidas per vendere prodotti di padel e costruire campi, cercò un socio per il suo nuovo progetto. Così scelse l’azienda di Delgado e Caña. Il risultato fu la nascita di una nuova società, AFP COURTS, facente parte del Gruppo AFP guidato da Josè Luis Sicre.


“Intuimmo, già circa 8 anni fa, che il Padel sarebbe stato ben accolto anche fuori dalla Spagna. Il boom era arrivato e aveva raggiunto l’apice nel nostro Paese. Quando siamo sbarcati in Belgio e in Svezia praticamente non c’erano campi, ora il Paese scandinavo chiuderà l’anno con quasi 3.500 campi.” Queste le parole del socio di AFP Courts e direttore marketing e vendite Josè Manuel Delgado. “Abbiamo investito molto tempo e denaro per internazionalizzare questo sport e nel sostenere progetti di padel in paesi dove non si conosceva.”

All’inizio dell’anno la società prevedeva la costruzione di circa 500 campi, ma il boom della domanda durante il primo trimestre di quest’anno è stata tale che ora le previsioni sono “schizzate” a più di 700. Se nel 2020, la divisione campi di All For Padel fatturò 5,7 milioni di euro, il fatturato per quest’anno potrebbe crescere più del 30%.


SOSTENERE L’AUMENTO

“Inoltre, avendo l’opportunità di incrementare ulteriormente il nostro volume di vendita, ci impegneremo in una strategia per sostenere l’aumento previsto nei prossimi 5 anni, garantendo la qualità delle nostre istallazioni e controllando la tracciabilità di ciascuna di esse. Il controllo di ogni modello prodotto “ci aiuta a mantenere identificato ogni passo nella catena di produzione, grazie a ciò, tutti i campi adidas prevedono un controllo esclusivo e un marchio di autenticità”, sottolinea Jorge Caña, direttore operativo della società, il quale assicura che, purtroppo, spesso questi concetti di controllo e miglioramento della qualità del prodotto vengono apprezzati più a livello internazionale piuttosto che nel mercato nazionale.



I PAESI CON IL MAGGIOR MARGINE DI CRESCITA

Il responsabile vendite assicura che Svezia e Belgio sono i due Paesi in cui il padel è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni. A loro volta, in breve tempo, seguiranno i club nel resto dei Paesi Nordici con più istallazioni: “in Norvegia, ad esempio, abbiamo appena firmato un accordo per montare un totale di 220 campi entro questo e il prossimo anno.

Josè Manuel Delgado e Jorge Caña sono i cofondatori di AFP Courts

Inoltre, AFP Courts, fissa come mercati prioritari il Regno Unito, la Germania e gli Stati Uniti. Nel Paese tedesco, nonostante le difficoltà burocratiche per abilitare le istallazioni, l’azienda mandataria ha realizzato 4 campi outdoor a Bochum e sta realizzando 2 campi nella sede centrale adidas in Herzogenaurach dopo l’insistenza della Nazionale di calcio tedesca. Per quanto riguarda il Paese nord americano, si prevede una forte espansione a partire dalla seconda metà dell’anno. Per questo grande lancio si è stretto un accordo con la USTA (United Stated Tennis Association) per la costruzione di 4 campi nel suo campus del Lago Nona in Orlando e per la divulgazione del padel nell’intero Paese americano.


IL PROBLEMA DELLA FORNITURA

Dopo aver constato che la domanda di campi padel a livello internazionale è “alle stelle”, Caña afferma che per gli attuali operatori del settore, la maggioranza spagnoli, è praticamente impossibile coprirla interamente. A ciò si aggiunge la carenza di fornitori specializzati e di materie prime, come il tappeto o il vetro temperato, nonché le forti oscillazioni in aumento dei prezzi dell’acciaio che allungando notevolmente i tempi di consegna.

“Ci preoccupa l’eventuale persistenza o peggioramento dei problemi di fornitura delle materie prime, con conseguente perdita di opportunità di business. Basta pensare che quando qualcuno investe in un progetto, ha necessità che l’istallazione dei campi avvenga il più veloce possibile per poter cominciare a generare reddito”, afferma il direttore marketing, il quale crede che con il passare del tempo emergeranno nuovi fornitori in quei paesi dove il padel è già in un mercato più maturo.

Con ampie possibilità di mercato internazionale, la lotta tra la decina di costruttori spagnoli importanti di campi padel non sarà per il fattore prezzo ma piuttosto per la capacità di fornire in tempo e garantire al cliente la qualità e la durata dei campi” conclude Jorge Caña.



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